Facciamo un po' di chiarezza
Psicologi, psicoterapeuti, psichiatri, counselor e mental coach: conoscere per scegliere in modo consapevole a chi affidarsi quando si sta male o si ha bisogno di supporto.
Barbara Bruni Cerchier
11/18/2025


Parlare di salute mentale è estremamente complesso. Da un lato ci troviamo di fronte a un evidente caso di sovraccarico cognitivo: siamo costantemente bombardati da contenuti e informazioni non filtrati, non sempre corretti e spesso veicolati da persone che - seppur in buona fede - non possiedono la formazione necessaria per affrontare l'argomento con competenza. Dall'altro lato, c'è ancora molta disinformazione, la quale non consente di selezionare le fonti e i dati più adatti e aggiornati. Fino a poco tempo fa, infatti, l'argomento era socialmente e culturalmente considerato un tabù abbastanza stigmatizzante: si liquidava come una questione di "poca volontà" e semplicemente era "meglio non parlarne".
Partiamo quindi dalle basi: la salute mentale è una componente fondamentale della salute, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Pertanto, le figure che se ne occupano sono professionisti sanitari. Ma quali sono?
Psicologo | È un professionista della salute mentale. Ha una laurea magistrale in Psicologia (a ciclo unico o 3+2), ha svolto il tirocinio professionalizzante, ha sostenuto e superato l'Esame di Stato ed è iscritto all'Albo degli Psicologi. Lo psicologo può svolgere valutazioni e diagnosi psicologiche, può somministrare test psicologici, svolgere attività di sostegno e consulenza psicologici e psicoeducazione, promuovere il benessere e fornire supporto in momenti difficili. Può inoltre aiutare a sviluppare abilità come la gestione dello stress, delle relazioni e dell'autostima. Questo vale anche per gli psicologi dello sport, che sono psicologi a tutti gli effetti.
Psichiatra | Lo psichiatra è un medico: è laureato in Medicina, iscritto all'Albo dei Medici e specializzato in Psichiatria. Può effettuare diagnosi, svolgere colloqui clinici e - in quanto medico - prescrivere farmaci psicotropi. Non è automaticamente psicoterapeuta: per poter condurre sedute di psicoterapia deve frequentare una scuola di specializzazione.
Psicoterapeuta | Lo psicoterapeuta è uno psicologo o un medico che, dopo l'iscrizione al rispettivo Albo professionale, ha frequentato la scuola di specializzazione in psicoterapia. Questa ulteriore abilitazione consente di trattare i disturbi psicologici e psicopatologici (strutturati e persistenti che compromettono la vita quotidiana) con tecniche psicoterapeutiche.
Una persona sta vivendo un periodo di forte stress dovuto al lavoro.
Se sente il bisogno di capirsi meglio e trovare nuove strategie per gestirlo, può rivolgersi a uno psicologo per un percorso di sostegno e psicoeducazione.
Se invece lo stress è associato a ansia intensa e persistente che compromette il sonno, le relazioni o la quotidianità, magari con degli attacchi di panico, allora è indicato un percorso con uno psicoterapeuta, per lavorare sulle cause e sui pensieri.
Se lo stress genera attacchi di panico frequenti e invalidanti, al punto da richiedere una valutazione farmacologica, è necessario coinvolgere anche uno psichiatra.
Psicologi, psicoterapeuti e psichiatri sono professionisti sanitari, iscritti ai rispettivi Ordini professionali, che stabiliscono linee guida etiche e deontologiche — come l’obbligo del segreto professionale — che tutelano sia i professionisti sia gli utenti e i pazienti. Sono le uniche figure regolate per legge in Italia, perché possiedono una formazione standardizzata, verificata e legalmente riconosciuta.
Altre figure, come i counselor e i mental coach, possono favorire la consapevolezza e il potenziamento delle risorse personali, ma in alcun modo possono trattare tematiche psicologiche (come emozioni, ansia, aspetti clinici, eccetera).
Entrambe le figure non sono professioni sanitarie, pertanto non sono regolamentate per legge e non richiedono una laurea specifica. I counselor solitamente seguono dei corsi triennali presso scuole private, con tirocinio e supervisione; eventualmente possono iscriversi a un registro di categoria, che non va confuso con un Albo statale. I mental coach, invece, seguono un corso di durata variabile (da poche ore a percorsi annuali) presso scuole private che rilasciano attestati.
Se una persona sta affrontando una decisione importante — come un cambio di carriera — e ha bisogno di chiarire obiettivi e risorse personali, può trovare utile un percorso di counseling. Se invece emergono ansia, tristezza persistente o difficoltà emotive, la figura competente è lo psicologo.
Un atleta che vuole migliorare l'approccio a una gara può rivolgersi a un mental coach per lavorare su obiettivi e performance. Se però lo sportivo vive blocchi emotivi, ansia da prestazione significativa o difficoltà che compromettono il benessere psicologico, è il caso di un intervento svolto da uno psicologo dello sport, che è un professionista sanitario.
Comprendere queste distinzioni aiuta a scegliere in modo consapevole a chi affidarsi quando si sta male o si ha bisogno di supporto.
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